Impacchetto le mie cose in modo svelto e compulsivo. Non dico niente. Non rido. Non piango.
Anche se non vorrei la mia mente continua ad apporre il suffisso "l'ultimo" dinanzi a ogni cosa che faccio. L'ultimo caffè, l'ultima sigaretta, l'ultima pisciata eccetera. Roba da malinconici. Si, lo so.
Sono solo quattro mura, niente di più. Si dice che la nostalgia da un luogo ti venga per le persone che ci hai incontrato, ma non credo sia completamente vero.
Penso invece che la mia anima turbolenta per mesi abbia sbattuto qua e la tra queste quattro mura, lasciando brandelli intrisi d'affetto in ogni angolo.
Ed ogni volta che questi frammenti ululeranno disperati non trovandomi incastrato in bagno e in cucina, io sospirerò sommessamente ricordandomi della piccola casina dai muri piastrellati di post it.
Addio casa di città. Verrò a mendicarti un letto ed un abbraccio quando la tormenta sarà troppo impervia per vivere soli.
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