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lunedì 24 settembre 2012

Come un insetto.

Sono piccolo, minuscolo, come un insetto. Dicono che la vergogna sia la paura di ciò che si è, in realtà è il terrore che gli altri scoprano quanto sei piccolo. Così le ombre si fanno rifugio e la notte è consolatrice. Perché se non ti vedono, allora puoi fare la voce grossa per sembrare più alto. E non capiranno mai che stanno parlando con un insetto.
Gli angoli bui mi danno conforto, mi faccio ancor più piccolo sperando di sparirci dentro, chiudo gli occhi. Mi si para davanti quel sogno maledetto, desiderio inconfessabile pregno d'infamia, tanto sublime da assumere le sembianze di un angelo ed i colori aggraziati dell'autunno.
Da quel calice avvelenato bevo, come fosse la prima volta. La sete si fa arsura, ed io bevo quella pozione maledetta che mi fa rimpicciolire ad ogni sorso.
Sono piccolo, minuscolo, come un insetto. Dicono che di vergogna si può morire, ma nei miei angoli bui è un angelo a tenermi in vita. Un giorno forse riuscirò a non aver paura della luce, ad uscir fuori dalle ombre, a dormire la notte e vivere il giorno. Sarò piccolo, e sicuramente mi schiacceranno. Ma se posso credere di poter toccare quella visione anche per un solo momento, allora, forse, un giorno ci riuscirò.

1 comentarios:

  1. Molto bello!
    Ma se proprio devi essere un insetto, sei un insetto tra gli insetti, piccoli, insicuri..che più che curarsi della tua piccolezza, sono impegnati a loro volta a mascherare la propria. :)

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