Per te non ho che un piccolo
sasso
Raccolto ai piedi di un sogno
In una mattina dimenticata
Nei reconditi anfratti del mio
portamonete
Conservo gelosamente una
fialetta
Con dentro il tuo respiro
affannato
Della terzultima volta che
abbiamo fatto l’amore
(...)
(...)
Appagarti è sempre stato facile,
naturale
Guardarti negli occhi e mettere
a nudo il mio spirito invece è impossibile
Trova sei spighe di grano tutte
uguali
E allineale con la quarta ciglia del
tuo occhio sinistro
Quella che, diversamente dalle
altre, punta a destra
Te la ricordi no?
O te la sei strappata?
Era la mia preferita
Una volta che l’avrai fatto
voltati
E chiudi gli occhi
E aspetta..
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