Il lancio, un milione di fiati
sospesi
Il controllo e la finta
Lo sguardo furbesco di chi sa
già cosa deve fare
Dai e vai. Fallo. L’ha spinto.
No, s’è buttato
Le maglie colorate, i numeri
sulla schiena
il capitano con la fascia
Rivalità antiche, quasi centenarie
Il boato che si alza dalla curva
Il coro con le sciarpe, pure
d’estate
L’anticipo, il tacco, la
giocata, l’estro, l’intensità e la fantasia del numero 10
Un guizzo, l’allenatore è teso,
ogni tifoso sa quale formazione va schierata
Il centrocampista di fatica, il
lavoro sporco, l’impostazione di gioco
La rete di passaggi, la manovra avvolgente, il salto di
qualità
Se giochi bene diverti, ma conta
sempre e solo la vittoria. Anche se in certi casi il pareggio ci può stare
Triangolo! Il passaggio filtrante, la
punta che te la butta dentro, quello che ti salta l’uomo, che molto spesso è
basso
Una volta falciato rimani per
terra. S’è veramente fatto male o è una finta?
Barella, massaggiatore,
fisioterapista, medico sociale e il ghiaccio secco spray
Apposto rientra. Prima però si
beve un po’ d’acqua
Punizione di prima. Sopra la
barriera. Traversa!
Dal campo alla panchina, dalla
curva alla tribuna, dall’ultrà sfegatato al presidente col sigaro
Tutti con le mani sulla testa
Se entrava..
La bella azione, il bel calcio, il fair play e respect scritto sulla manica
Serve però concludere
Il paratone a negare la gioia
Il calcio d’angolo, la mischia
in area, la sponda aerea, liscio! tocca un difensore, palla
vagante, tiro!
Il tuffo del portiere, la rete
che si gonfia, l’attimo di silenzio prima dello scoppio
GOAL!
L’urlo di sessantamila come di
un solo organismo cavalcando lo stesso orgasmo con le facce deformate dall’esultanza
1 a 0 palla al centro
Uno sguardo al cronometro, la
toccata scaramantica
Fischia l’arbitro, battono da
metà campo, si ricomincia
Il gioco più bello del mondo.
[Questo è il calcio, non massimo
mauro, ilaria e mauro sconcerti]
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