Sera d'autunno. Un vento non più caldo come quello dell'estate, ma non ancora del tutto freddo, mi regala dolcemente i primi brividi deLl'inverno. Cammino rapido, le cuffie nelle orecchie nascoste dal cappuccio della mia felpa. Sera d'autunno, passi veloci, sguardo basso, la gente intorno a me. Je me revois tel un pacha, dans un grand lit plein de Fatmà, sussurra Manuel nelle mie orecchie, con la sua musica che mi accompagna tra strade intricate. Ci sono tutti I popoli d'Italia, quelli di prima che arrivassero i romani. Equi, poi Reti, poi Volsci. La strada che si alza in salita, la piazza che s'avvicina.
Sono passati due anni, ma ancora ti ricordo bene. Eri piccola, ma tanto piccola che sembrava cercassi di scomparire tra le mie braccia. Non ho mai capito bene cosa volessi da me, perché tu mi abbia cercato ed ancora non riesco a spiegarmelo. Equi, reti, latini e Volsci. Questo quartiere lo conosco come le mie tasche. Ricordo quando ci siamo stati insieme, la Volta che ti ho fatto guidare la macchina, quella lunga notte sul pavimento gelato della facoltà, quando le nostre mani si stringevano, ma le nostre labbra non avevano il coraggio di sfiorarsi. Tout seul ma gueule encore une fois, tout seul ma gueule je m'y revois. Ricordo quella sera, eravamo insieme, Io e te, in quel pub li in fondo. Ho tentato di strapparti un bacio, tu non volevi. Mi sono accontentato di rubartene un paio quando eri ubriaca, ma è durata poco. Ti è bastato riprendere un minimo di lucidità per tornare a scansarmi. No, proprio no. Eri stata tu a cercarmi, ma alla fine ti è mancato il coraggio. No, proprio no. Lui non volevi lasciarlo. E allora equi, volsci e latini, ma che credevi? Pensi davvero che ti abbia dimenticata in due giorni? Beh a dire il vero ho recitato, ho recitato bene, come un attore di teatro consumato. Credi davvero che mi sia innamorato di lei? Non dirmelo perché non puoi credere a questo. Non erA che un ripiego, è sempre stato quello.
Je les voulais à mille paillettes, e come se le vorrei. Forse riuscirebbero a rallegrare questa sera d'autunno. Perché tra Equi, Latini e Volsci sono finito sul tavolo del 32, con una birra davanti e nessuno al mio fianco. So che ora sei felice. Non so bene chi sia lui, ma so che sei felice. O forse lo spero e basta. Di certo lui lo sarà. Non giudicarmi male, non sono una cattiva persona dopotutto. Equi, latini e volsci. Questo posto lo conosco come le mie tasche ed un pò ti invidio. Invidio te che ancora non lo conosci, invidio te, perché per te è ancora tutto così nuovo. Non giudicarmi se puoi. Non confonderti, il mio non è cinismo. È solo che questo posto lo conosco bene, questa storia non mi è per niente nuova e questa musica la so a memoria. O forse il mio è solo rammarico. Il rammarico di chi parte, di chi lascia un luogo che ama per non farvi mai più ritorno. Non dar retta a chi ti circonda e ti dice cose orribili su di me. Spesso facciamo delle cose perché ci sentiamo piccoli piccoli, troppo piccoli per stare al mondo. Così ci diamo un tono per sembrare più grandi di quel che siamo. In fondo, nemmeno loro sono cattive persone e se hanno così bisogno di qualcuno da dipingere come un mostro per sentirsi qualcuno, beh, facciano pure.
Equi, Latini e Marsi, Apuli, Marrucini e Volsci. Ma alla fine sono sempre qui. Musica reggae, alto volume, una birra davanti. Le strade che percorri possono essere intricate e con strani nomi, ma finiscono per rimanerti dentro, abbastanza dentro che quando le lasci, un pezzo di te rimane con loro per sempre. Ma sono le persone che alla fine non puoi dimenticare. Capita di rado, ma a volte succede. Succede di incontrare persone diverse dalle altre, persone in grado di saper ascoltare senza sentir nulla, saper vedere senza usare gli occhi. Persone speciali, che ti rimangono dentro più di ogni altra cosa. Persone meravigliose, a volte grandi, a volte piccole. Tanto piccole che sembrano cercare di scomparire tra le tue braccia.
E allora questo brindisi è per te. Prova, se puoi, a non dimenticarmi, io non lo farò. So di non essere importante, mi accontenterei di un angolino piccolo piccolo nei tuoi pensieri e sarei contento così. Musica reggae, alto volume. Una birra davanti a me. Menabrea ghiacciata grande a tre euro e trenta.
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