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venerdì 28 giugno 2013

Delle Emersioni: La Prima

Avevo trovato l'ispirazione giusta ma devo averla persa tra cicche di un posacenere.
Dev'essere più o meno come quando, con la chitarra imbracciata e la canzone in testa te ne stai li a guardarti attorno sconsolato perchè non ti ricordi gli accordi.
Abbasso le palpebre e mi faccio trasportare dalla melodia, allora volo, muto, scompaio e ho rivelazioni inattese.
Poi apro gli occhi e mi trovo a correre in cerchio all'interno di un bulbo di lampadina.. Senza neanche gli occhiali da sole!
Sono abbastanza stufo della tua pasta, ghiaia e cavolfiore. Mi scheggia sempre i denti e mi forma dei crateri giganti sul palato. Il mio dentista dai baffi giallo marlboro mi rimprovera sempre in proposito.
Guardo comignoli lontani figurandomi la mia vita in quelle case sfarzose. Aperitivi in lounge bar del centro, cene di lavoro a base di sushi e sashimi, videoiconfernze con Boston, Shanghai e Joannesburg.
Tutte cose che il mio balcone, con l'obrellone rubato e l'aria che sa di rivoluzione popolare non riesce a comprendere.
Questa è la vita libera e vera. Come se esistesse una vita non vera, e sfido chiunque ad ammettere di non essere schiavo di qualcosa o qualcuno.

So che questo tempo non ritornerà, che nel futuro, quando giacca e cravatta cingeranno il mio collo come un cappio, guarderò con invidia a questo ozioso pomeriggio di mezza estate. Sperando che venga il re dei folletti con tutta la sua corte di fate e con un sortilegio cambi la mia testa con quella di un ciuco. Allora il mio testone crescerà come un palloncino ebbro di elio e, facendolo, spezzerà la corona di pensieri spinosi che mi cingerà la fronte.
Così da non esser costretto a spender l'esistenza dietro ai bisogni di un maledetto moscerino della frutta con occhi bianchi ed ali vestigiali.
Anche se sono consapevole di tutto questo la mia mente vola immancabilmente al futuro, o meglio, al non-presente. E' veramente così terribile questo pomeriggio di mezza estate che trascorro steso sul divano con gli occhi al cielo?

Probabilmente no. Essere infelici è un'arte.

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