Hai spostato gl'ingranaggi
Hai invertito la tendenza
I miei tramonti ora m'anticipano
Il cammino è trapuntato di stelle
Quando le lacrime del Sommo non dissetano le mangrovie
Il peggio non passa mai
Immersi nel profondo buio
Allunghiamo la mano per carezzarti
Lamelle umide e viscide
Si sconquassano al tatto
Rimanendo educatamente deformate
in una viscida resa
Il grigio invoglia produttività e voglia di fare
Volutamente omologati si marcia
Scordando le setole brune
Ed il fluire dei raggi
-In sua difesa ora l'orologio della macchina va bene
venerdì 2 novembre 2012
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