Ads 468x60px


[ John Barleycorn ] - [ Smith ] - [ KeyserSöze ] - [ Menelao ] - [ D. ] - [ Aleph ]

lunedì 19 novembre 2012

Onestà

Al sicuro dietro la superficie del bianco lattiginoso dei tuoi occhi
Mi scruti sospettosa con l'ossuta mano protesa
Mentre l'automatico congegno nichilista mi costringe a tranistare per il quadrato di piastrelle che presiedi come un doganiere integerrimo.
Io e te sappiamo bene che ciò che stringi tra le mani non è che un sordido inganno che peraltro si malcela dietro quelle sghembe lettere strappalacrime.
I saintini dai bordi consunti poi non impietosiscono nè me nè chiunque altro calchi il tracciato di massa che porta ai sotteranei cupi e squallidi.
Se ti infilzo con lo sguardo non riesco a sbucciarti sino a farti esporre l'anima polposa, vuoi perchè oramai c'hai fatto un callo aspro e coriaceo, o forse perchè ti basta un pugno d'istanti per intuire il tipo di persona che sono ed incasellarmi senza troppi complimenti nella sgradita categoria degli infruttuosi. Distogli quindi lo sguardo verso un'altra figura, sperandola meno decisa e marcata.
La reciproca vicinanza non è che un'imbarazzante sinfonia di frettoloso silenzio, a stento la coda arruffata e impreziosita da stringhe d'argento splendente m'intacca la vista.
E' un fotogramma fugace, avventato e per nulla dissimile dai suoi fratelli fatti di tempo irrequeito, un momento così insulso che ben campiona gli apici ove la bassezza umana talvolta si spinge.
Meriterebbe d'esser relegato in quell'accogliente area cerebrale anche nota come voragine del dimenticatoio.
Eppure anche se i mezzi che ho scelto hanno oramai interposto tra noi leghe su leghe, non posso far a meno di chiedere a me stesso e quando cala il sipario e giunge il manto trapuntato di stelle
sei capace di sfilarti la pesante maschera dell'imploro, se il tuo viso è ancora in grado di riprodurre l'intero spettro delle emozioni, tutto il cucuzzaro però, neppure la più battuta dev'essere esclusa.
E che sia autentica stavolta.
Mi basta però abbassare le palpebre per vedere, come fossi seduto al cinema, il tuo ghigno bearsi smaltato.
Alla luce dei dischi tintinnanti, ti bei di quelli che sei riuscita a sottrarre con l'aiuto di un buonsenso buonista fatto di polistirolo, o per la prigionia del senso di compiutezza magistrale da cui ancora certuni si lasciano consigliare.
Tu che perpetui il tranello antico e non ti fai scrupoli a riproporre sotterfugi secolari ma pur sempre efficaci, alla fine riuscirai nel tuo raggiro, sarai forse più brillante di una stella e più affermata di una diva.
Ma bada di non scordare ciò che in pegno hai sacrificato. Dal loculo livido della coscenza le tue ginocchia e la tua schiena urleranno forte il tuo peccato.

0 comentarios:

Posta un commento