Se lo si
cerca non lo si trova proprio –neanche di sera, quello è un altro-
nei progetti
ovattati dei tanti Paolo, Beatrice, Francesco
nei futuri
elusivi delle menti d’ oggi - forse anche di ieri, ma certo di domani,
dopodomani e di post dopodomani-
nelle
aspettative vaghe dei compulsivi della tecnologia
negli spasmi
epilettici dei concetti di famiglia, giustizia, idolo, esempio, libertà
s’è perso
sotto manti secchi di foglie di un quantificabile numero d’ autunni fa.
Se lo si
cerca – e lo si fa a fatica-
lo si
rimpiange
insieme al
bambino che l’ aveva
che lo
lucidava a sera, sicché al mattino brillava, il giocattolo preferito,
macchiato per
nulla di responsabilità.
Se lo si
cercasse, in realtà, forse lo si
troverebbe
-lì dove lo
butterei-
sdraiato
ubriaco
nel grigio
sporco
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