venerdì 1 giugno 2012
Cronache di Follia -Episodio 1
Ci tengo a dirlo..
Mi piace quello che faccio.
Non sono uno di quei frignoni che poi passano gl'ultimi anni della propria vita con una spremicervelli che gl'interpreta ogni singolo sogno o delirio schizoide.
No! Io amo quello che faccio..E nel mentre sono lucido, freddo e maliziosamente felice .
Io sono un Investitore.
Non nel senso classico del termine,non gioco in borsa o altro.
Io investo la gente.
Ho cominciato a 22 anni, me lo ricordo come se fosse successo poco fa.
Era un cileno, uno di quelli con gl'occhi storti, i denti marci per il crack e i tatuaggi che gli spuntano dalle braccia, come peli d'inchiostro.
Quelli che girano per le periferie urbane urlando parole nella loro lingua, guardando male le anziane e bevendo rum da quattro soldi.
Uno di quelli che le persone tolleranti e gentili chiamano ''una povera vittima della povertà''.
Ricordo che stava attraversando la strada,era notte fonda , e la mia autoradio stava trasmettendo una canzone dei Led Zeppelin..credo Dazed and Confused.
Comunque mi trovavo fermo ad un semaforo e lui era proprio davanti a me, sente la musica si avvicina e mi fa -Scusssa ammigo me fai favore?!-, il suo fiato era un misto di giornali vecchi e sudore di bambino, -Me li dai 5 euro eh?!.
Io non rispondo, avevo le portiere chiuse , proprio per paura di individui come questo, e attendevo il semaforo, faccio solo un cenno di negazione.
Allora il tipo comincia a insistere e ad alzare la voce. ;Mentre prova a mettere le mani nell'abitacolo gli sbotto -Eì leva le mani!
Ma lui continua e cerca di afferrarmi il giacchetto e di raggiungere la sicura dello sportello.
La strada era deserta,niente polizia, niente passanti e un tossico sud americano che prova a rubarmi la macchina. Preso dal panico decido di mettere la retromarcia ed andare indietro,lui rimane aggrappato per un po', ma dopo cinque passi stramazza al suolo.
Si rialza e lo guardo mentre i fari gli donano un candore angelico, con le sue sopracciglia curve e tagliuzzate, ansima....
Sento una rabbia che non ho mai provato, che prende potere direttamente dalla fonte delle mie Fobie.
Ingrano la prima e sparo il bolide a tutta velocità, il suo sguardo tramuta dallo spregiudicato e folle al terrore puro e semplice; prova a scappare e corre a zig zag, ma riesco a tenerlo nel mirino e poi -SBUM
e ancora -SPLAT SSSSCRASSSCIFLAPP! zampilli rossi e densi come vernice si abbattono sul parabrezza, continuo spedito dirigendomi non so dove.
La cosa spettacolare sono stati quei pochi meravigliosi secondi in cui il mio cervello aveva smesso di pensare,e non so perchè ma ero felice! Come quando si hanno cinque anni e si aspetta Babbo Natale nel letto, non curandoti di quell'alone di maturità che si avvicina all'orizzonte.
Poi tutto è tornato alla normalità, solo che io ero vivo e lui no.
Ho parcheggiato l'auto, ho tirato fuori un pezzo di femore che si era incastrato nel telaio e sono andato a casa.
E' proprio così che è andata.
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