Io sono Brutto.
Sono sempre stato brutto.
Dalla mia nascita le uniche espressioni che ho visto fissarmi sono state rabbia e disgusto.
Quando mio nonno mi vide nella culla provò ad acciaccarmi con il suo bastone.
Le maestre mi punivano mandandomi nello sgabuzzino, poichè quando piangevo ero talmente orripilante da far fuggire gl'altri bambini.
Poi la loro paura è mutata in odio, ed esso non ha fatto altro che murarmi dentro.
Ma una cosa che non si è mai estinta dentro di me è stato l'Amare.
Non so come deve essere, ma nei miei sogni, una delle cose più belle che possano esistere è fare qualcosa con qualcuno che si ama.
Forse voi lo sapete, quanto sia bello dormire, o farsi la doccia,
con la persona che si ama..
Ho sempre lasciato accesa la fiaccola in mezzo a questa buia di solitudine.
Ad un certo punto della mia vita ho deciso di uscire fuori, di darmi da fare, di cercare una Donna che potesse assaporare tutto il mio affetto affettato!
Ma non è cosa facile per noi Brutti sapete?
Fondamentalmente, quando un bel ragazzo fa una corte assidua e tenace ad una bella ragazza, viene descritto da quest'ultima come un principe azzurro, come un Don Giovanni, come un Rodolfo Valentino.
Mentre quando é il Brutto ad inseguirla, esso viene disegnato con questo tipo di frasi -Cioè, è orribile guarda?! Cioè, sembra proprio un maniaco!, poi con le ascelle sudate e i fiori! una paura..-
Ho ricevuto 876 NO! e oggi probabilmente riceverò il prossimo.
E' una giovane bellissima, capelli corti a caschetto, neri e lucidi color vinile, due occhi mogano, una bocca larga e armoniosa, un bel corpicino e un sedere da far invidia ad ogni scultore del marmo.
L'ho incontrata per caso, mentre ero seduto sull'autobus..in fondo all'autobus.
Lei se ne stava sognante, ad ascoltare la musica, cosa avrei dato per essere quell'auricolare.
Quando è scesa ho deciso di seguirla, a debita distanza, come ho imparato a fare da anni..
sono giunto sino alla sua abitazione, un piccolo complesso di palazzi a pochi metri dal mare,
una volta entrata nel cortiletto ha svoltato a destra ed è sparita dietro un portone.
Ho seguito le sue mosse per un paio di giorni ed ora ho deciso di farmi avanti.
Ho preso l'abito migliore che possiedo, o meglio ho assemblato l'abito migliore che potevo:polo nera, jeans stretti e scarpe da tennis basse,color panna, una spolverata di gel per aggiustarmi quei pochi capelli che ho sulla zucca e mi sono appostato sotto all'ingresso.
Sono le due di notte passate, lei è uscita alle nove e quaranta, dovrebbe rientrarte a momenti.
Le persone che mi passano vicino mi guardano storto..e appena si rendono conto dei miei lineamenti grotteschi distolgono lo sguardo..sempre la solita storia.
Mi è rimasta una sola sigaretta, stò per accenderla quando mi sento toccare sulla spalla . -Ragazzo cosa ci fai quì?- mi volto ed è la polizia.
-Un' altra volta! agente ma questa è una persecuzione!
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