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domenica 9 dicembre 2012

Terra Bagnata da Note di Notte (Parole Di Musica a.K.a. Emozioni Fatte a Note)


Il tappeto di pioggia e asfalto,rimane immobile mentre cammino.
E' l'una passata, ma si sentono ancora voci e risate tra i palazzi e le viottole,
che sembra ci sia ancora gioia per il mondo.
Cammino rapido  per dirigermi alla macchina, ho appena finito di fumare 
e parlare con un mio amico. A casa di un mio amico.

Lui lo chiameremo Jamal, così mi piace chiamarlo e così lo chiamerò.
Jamal abita al quinto piano di un grande complesso di edifici che svettano in una
piccola via stracolma di asiatici, italiani, marocchini e nigeriani.
Almeno questo di giorno.
Si perché la notte cala uno di quei silenzi che non puoi fare a meno di guardarti intorno, dietro,
sotto e in alto, per dimostrare alle tue paranoie che ci sono altri esseri viventi tra tutto quel cemento.
Cerco di pensare a ricordi, istanti o momenti felici, ed è qui la prima volta che compari.
Come un brivido di freddo, o almeno un brivido di quelli che ti vengono quando sei chiuso nel bagno nelle mattine invernali, poco prima di entrare nella doccia, con la piccola stufa elettrica che ronza calore e lo scrosciare del getto d'acqua sulla cabina e proprio mentre ti guardi allo specchio e pensi a tutta la merda che dovrai sopportare la fuori, un soffio d'aria gelida penetra dalla fessura della porta e si arrampica dal tuo alluce fino alle gambe passando per i  genitali, per il petto, arrivando al cervello, tutto questo insinuandosi tra pelle, recettori, nervi, carne, sangue e ossa. Uno di quei brividi che non hai proprio voglia di provare.
Come con un raggio di sole troppo lucente, i miei occhi mentali distolgono lo sguardo
e così fanno quelli concreti.
Mentre salgo sull'auto e la metto in moto, rifletto su quante volte il caso avverso abbia attraversato le nostre strade ,le mie, le vostre insomma, quelle di tutti.
Mi viene in mente quella teorie astrofisica per la quale, per ogni cosa ne accade una contraria, ossia quella vecchia storia che nell'universo niente si distrugge e niente si crea, insomma quella roba li. 
Il tipo che ne parla, o almeno la voce che lo doppia nel canale di scienza della pay tv,
la illustra con un simpatico esempio: Se noi scavassimo in una pianura una buca, la terra che ne avanzerebbe creerebbe una montagnola alta quanto la profondità della buca stessa.
non so se siate riusciti a capirlo,io si.
Provo a spiegarvelo ma non sono altrettanto bravo.
La cosa mi fa sorridere.
Comunque per chiudere il discorso, secondo questa teoria per ogni volta che in vita vostra vi è capitata una disgrazia, un incidente, insomma una sfiga qualsiasi, da qualche altra parte nel mondo qualcuno stava ricevendo un dono, o vinceva un premio insomma, una botta di culo!
Vi verrebbe voglia di andare dal Fortunato destinatario della nostra anti-sfortuna e massacrargli le vertebre con la mazza da golf che si è comprato con i soldi che ha vinto 
con il gratta e vinci che voi non avete mai comprato.
-AHAH esclamo, girando per la direzione di casa mia.
Passo davanti al noleggio film.
Davanti al bar dove producono il peggior caffè d'Italia.
Accendo la radio e metto la penna usb. Mi sento così moderno certe volte.
Parte quella canzone.
Non volevo pensare a te giuro, ma la mia macchina non è d'accordo.
Black Francis dice quell'unica parola,e già so che non potrò togliere quella canzone: HEY! e continua ''-been trying to meet you 
hey 
must be a devil between us 
or whores in my head 
whores at my door 
whores in my bed but HEY!''
La sua voce è quella di un pazzoide innamorato con gl'occhi rossi e le palpebre inferiori incollate ai bulbi, che è stato appena sorpreso a letto con altre donne, strafatto di alcool e cocaina, che cerca di calmare la sua donna, stringendola per i polsi e sbattendola sul muro, continuando a ripetere, tra risate e lacrime miste a follia e addii -SIAMO INCATENATI HEY SIAMO INCATENATI e poi di nuovo sempre più vicino alla sua faccia con tutto quel caos che gli gira dentro -HEY SIAMO INCATENATI HEY SIAMO INCATENATI  HEY!.. e più piange questo pazzo, più piange quella dannata chitarra acida e più piango io.
Fanculo tutto, fanculo il tornare presto, fanculo andare avanti,
fanculo il ricominciare, fanculo i progetti e gl'esami, le donne e il bello che c'è in ognuno di noi.
Questa notte voglio soffrire.
Si, voglio soffrire come un malato di cancro, voglio strapparmi le vene a morsi, voglio sprofondare, ricordare, ridere, piangere,vivere e morire, una due cento mille volte!
Sono fermo sotto il mio portone, dentro all'abitacolo e rimetto il pezzo all'infinito, solo per sentire quella melodia di corde pizzicate dalla disperazione,che meglio non possono spiegare cosa prova questo schizzato figlio di puttana per la sua donna.
Cerca un modo di mandarla via, per proteggerla
e al contempo di tenerla accanto a se per amarla.
Non capisce che il tutto è incrinato e precipitante in un vortice nauseabondo.
E lei è già via lontana mesi, ma lui continua a ripetere a se stesso e alla sua anima
 per sfogarsi a suon di strilli :HEY SIAMO INCATENATI, HEY SIAMO INCATENATI!


Smith

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