Arrivo percorrendo una linea retta a
velocità costante.
A 2 secondi dal mio arrivo un certa
quantità di energia viene trasferita alle mie molecole sotto forma
di onde acustiche, che si muovono nello spazio spostando masse di
aria e di gente.
0,4 grammi di sostanza vengono
trasferiti all'interno della mia cavità nasale grazie alla
differenza di pressione causata dal mio diaframma in espansione.
La forza risultante generata dalla
sostanza permette alla mia mente di entrare in un moto circolare
uniforme.
Un' altra forza generata dal campo
magnetico emanato dalla corrente elettrica della mia spina dorsale si
contrappone alla forza di gravità dei miei pensieri permettendo loro di
rimanere in equilibrio a 2.25 metri dal pavimento.
Deduco che la corrente generata dalle
persone che mi circondano è nello stesso verso della mia, generando
campi magnetici che si intersecano e ci attraggono.
Sono una particella sottoposta a molte
forze diverse ma che si contrappongono, lasciandomi ad oscillare al
centro della pista per un lasso di tempo pari a x.
Dopo il climax tutto rallenta,
all'improvviso mi trovo a percorrere la retta del tempo in senso
opposto, le sensazioni vengono riproposte al contrario e lentamente
torno nello stato di equilibrio iniziale.
Sono una fottuta macchina biologica di
Carnot che evolve ciclicamente.
Mi allontano silenzioso e penso “Grazie
a Dio per il primo principio della termodinamica”.
Aleph
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