Sono la fame compulsiva e la smodata sete
Sono il volto coperto di lividi e ferite
Sono le corde avvinghiate come serpi attorno ai tuoi polsi
Sono i pilastri di rabbia e di rassegnazione che ancor ti sorreggono
Sono il terrore che ti suscita dento l'incrociare quello sguardo folle
Sono la manciata di cenere che ti sbatte nella gola
Sono il tuo rantolo e la tua tosse sommessa
Sono l'aridità e la secchezza da cui non riesci più a liberarti
Sono i sette colpi di tosse disperati che emetti prima di svenire esanime
Sono il corpo floscio abbandonato come un cencio logoro allo scranno
Sono gli spasmi disordinati che t'imperversano nel torace
Sono le palpebre che si strizzano e la mascella che si serra
Sono l'estrema brama d'ossigeno che riscopri d'avere
Sono l'annaspare insensato
Sono la mano ossuta protesa nel vuoto
Sono l'atroce soffocare
Sono le lacrime che versi sul pavimento lercio
Sono una fine innaturale e immeritata
Sono una vita che spira col sottofondo musicale sbagliato
Sono una Morte, la Tua
Piacere Simona.
martedì 19 marzo 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 comentarios:
Posta un commento