Fiori di cenere piovono sul mondo e lo rivestono di precoce premura
La sottomissione di una coperta universalmente riaccorciata è giunta al suo compimento finale
Nelle anime pasciate s'aprono adesso cremisi intervalli. Sono pulsanti eruzioni che crepitano dai margini d'un regime biancamente sterminato.
Ringrazia la furente stella per la sua veemente pressione ed ammira come spinge l'incistato sistema a sgusciare dai brulicanti vicoli ove s'era arenato.
Ora l'antico lascito è libero, danza come un drappo nella tempesta, sovrasta come una schiena sull'articolate pieghe d'un telo.
Scopri la pelle al sole e all'aria, è tempo di lasciarsi alle spalle le buie caverne. Vai a reclamare la terra che ti fu strappata, cogline ampie manciate e disperdile tutt'attorno. Celebra e scuoti. Il tuo ruggito fenderà i popoli e l'infiammerà d'ardore smanioso. Nuovo e totale. Risollevali e guidali. Come un fratello, come un padre, come un sovrano. L'occhio fiero plana su Torvor e le sue ampie vallate. Questo è il tuo retaggio, le tue radici, la tua gente. Pietra dopo pietra innalzerai la tua dimora, calore e riparo verranno elargiti. E' l'accoglienza che nobilita, è l'ospitalità Sacra. Su di te gli Avi vegliano. Lo sguardi vigile ed impetuoso dei grandi predecessori ti sarà sentinella. E' tempo di rivendicare l'antico trono. Che di oggi si parli per i secoli avvenire. Che l'ascesa di Thernen Garvon, primo Sire della rinnovata dinastia Muras sia marchio impresso a fuoco nelle carni della storia.
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