Ho dato da mangiare alla morte un po'
della mia vita,
solo per noia, solo per vedere cosa
sarebbe successo.
Bevo un po di veleno tutti i giorni e
ci penso.
Mi ritrovo sorridente, affamato e
stanco,
felicemente stanco.
Ho scoperto che la vita si nasconde
nella luce,
in ogni sfumatura del rosso,
e che la morte non è altro che una
compagna di viaggio
qualcosa da mettere nella nostra eterna
valigia,
insieme alle scarpe e alle mutande.
Ogni tanto la morte mi si avvicina
all'orecchio
ma non dice niente, è questo il suo
gioco.
La vita invece sembra una vecchia
signora annoiata,
diventa monotona nella sua sobrietà.
Avvolte mi piace parlarle senza senso
per ore, mi fa ridere,
lei fa sempre finta di capire.
Aleph
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