Quando il corpo stanco
si arrende alla mente
sempre meno lucida.
Quando mostri senza anima
e senza testa, si aggirano irrequieti
nei nostri labirinti.
E l'incertezza del domani ci affoga.
Dove andranno a finire
le mie allucinazioni
col nascere del sole?
Sopporterò il tramonto della vita?
A quelle ore il futuro mi paralizza,
mi sconcerta, mi droga.
Sono alla mercé della mia penna
ma non sono da solo.
La solitudine è una dama elegante,
che mi fa sempre compagnia.
Non ha bisogno di essere capita,
ma semplicemente amata.
Stasera anche la morte è in giro,
mi dovrei preparare
ma la stanchezza mi ferma.
E così che mi piace scrivere.
Qualche goccia di luna nelle pupille
e sono pronto per il buio.
Iniziamo la serata bizzarra,
il momento di dire addio.
Aleph
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