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venerdì 4 gennaio 2013

Riaprendo gli occhi



Diario di Un pirata

Riaprendo gli occhi (La prima isola)


Mentre navighiamo nella vita, dobbiamo fare del bene.
 “fare del bene”.. così ci vien detto, così passa al vento di questo sporco mare, inquinato da “felci' mascherate
d’avidità.
Il sorriso avviene, nel momento in cui un qualcosa appaga il nostro animo egoista, che ci persuade e ci dirige..

Pensando a ogni causa a ogni effetto del mio passato voglio portare al mio reagire nel presente ascendendo nella voragine della mente. Trovandomi assorbito in una giungla di liane nervose, con sbalzi di luce che vengono a trovarmi quotidianamente..


Vi chiamano uomini, ogni fottuta volta che interagiamo con essi, e ogni singola volta mi succede di vedervi così ridicoli come siete, che pensate più all’igiene alla bellezza che a quel con vi nutrite..
Vi disgusto al pari di quanta bellezza voi sprecate..

Coraggioso è chi mostra le sue paure. Senza nasconderle nella luce degli occhi.
E così disse il saggio..
Mi ricordo di quel giorno prima della partenza, situato immobile in un silenzio candido, a sospirare di fronte a quegli scaffali pieni di libri. Quando d’un tratto un sospetto mi cattura l’anima, ed io mi trovo a soccombere, nella caducità del tempo del mio passato. Consapevole che sempre sono stato travolto dall’insaziabile fame di conoscenza mi trova dire a me stesso di quanta mediocrità vedo in quei libri, quanta commercialità in quei nomi così risentiti, anche se per la gente comune quei nomi sono così grandi, così importanti per la storia. E che in questo stato febbrile mi risento dire dall’anima quanto sia inviolabile quel muro che circonda la mia mente, ed io che mi ostino a provare e a riprovare a scavalcarla, continuamente, ma vengo ributtato giù giorno dopo giorno. Ma mi risento dire che quel continuare, a provare porterà solo ad una inequivocabile verità, ovvero che un giorno ce la farò, e tutto questo non cadrà nel vano. E con qualche libro nella sacca ecco che partii, e di quel momento appena passato, con l’ambizione nel sorriso , vedrò che in un giorno, non troppo lontano, questo sarà solo un esile ricordo di un passato così futile ma così importante che mi cambierà. Tutta quella spazzatura in quelle tavole in quegli scritti. Quanto in quel momento sarà raggiunta la consapevolezza rispetto al fatto che il tempo non sarò mai abbastanza?. È così, il raggiungimento della consapevolezza di mostre le mia paure così per trovare il coraggio..
Soccombo nella fantasia della musica del momento.
E godo a più non posso.

A volte immagino la gente che vedo  per strada come diventerà, come diverrà, immagino la forma il contenuto..
E che a volte il futuro che immagino, non lo vedo per tutti..
E che a volte mi capitano dei giorni che vedendomi allo specchio.. io non mi riesco ad immaginare..
Così si perde, si ferma ,a chi ambizione non possiede, che freneticamente non si ferma, rinforzando  la volontà del ambizione che sta dentro il bambino.. che ti possiede l'animo..

E si forza.. conta fare conti con il presente anche se non serve a niente..
Annulliamo la vista al che, della realtà pronunciando parole viscide piene di superbia per rinforzare le barrire del vuoto che abbiamo dentro, per non farlo vedere alla gente..

Perché la paura più grande è affrontare la stessa paura, è la prigrizia quell'avida puttana che continua a pagare per sfamare..
Il bambino che ti possiede..
Non c'è nulla da fare tanto vale lottare..
Non ci sarebbe divertimento se no..
Non ci sarebbe libertà
e tutto questo è troppo bello per non avere senso..
è per quello che il senso lo trovo..
è per quello che lui trova me..
Lasciando quest’isola un pò cambiato un po’ ubriaco..
D.




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