Diario di Un pirata
Riaprendo gli occhi (La prima isola)
Mentre navighiamo nella vita, dobbiamo fare del
bene.
“fare del bene”.. così ci vien detto, così
passa al vento di questo sporco mare, inquinato da “felci' mascherate
d’avidità.
Il sorriso avviene, nel momento in cui un
qualcosa appaga il nostro animo egoista, che ci persuade e ci dirige..
Pensando a ogni causa a ogni effetto del mio
passato voglio portare al mio reagire nel presente ascendendo nella voragine
della mente. Trovandomi assorbito in una giungla di liane nervose, con sbalzi
di luce che vengono a trovarmi quotidianamente..
Vi chiamano uomini, ogni fottuta volta che
interagiamo con essi, e ogni singola volta mi succede di vedervi così ridicoli
come siete, che pensate più all’igiene alla bellezza che a quel con vi
nutrite..
Vi disgusto al pari di quanta bellezza voi
sprecate..
Coraggioso è chi mostra le sue paure. Senza
nasconderle nella luce degli occhi.
E così disse il saggio..
Mi ricordo di quel giorno prima della partenza,
situato immobile in un silenzio candido, a sospirare di fronte a quegli
scaffali pieni di libri. Quando d’un tratto un sospetto mi cattura l’anima, ed
io mi trovo a soccombere, nella caducità del tempo del mio passato. Consapevole
che sempre sono stato travolto dall’insaziabile fame di conoscenza mi trova
dire a me stesso di quanta mediocrità vedo in quei libri, quanta commercialità
in quei nomi così risentiti, anche se per la gente comune quei nomi sono così grandi,
così importanti per la storia. E che in questo stato febbrile mi risento dire
dall’anima quanto sia inviolabile quel muro che circonda la mia mente, ed
io che mi ostino a provare e a riprovare a scavalcarla, continuamente, ma vengo
ributtato giù giorno dopo giorno. Ma mi risento dire che quel continuare, a
provare porterà solo ad una inequivocabile verità, ovvero che un giorno ce la
farò, e tutto questo non cadrà nel vano. E con qualche libro nella sacca ecco
che partii, e di quel momento appena passato, con l’ambizione nel sorriso ,
vedrò che in un giorno, non troppo lontano, questo sarà solo un esile ricordo
di un passato così futile ma così importante che mi cambierà. Tutta quella
spazzatura in quelle tavole in quegli scritti. Quanto in quel momento sarà
raggiunta la consapevolezza rispetto al fatto che il tempo non sarò mai abbastanza?.
È così, il raggiungimento della consapevolezza di mostre le mia paure così per
trovare il coraggio..
Soccombo nella fantasia della musica del momento.
E godo a più non posso.
A volte immagino la gente che vedo
per strada come diventerà, come diverrà, immagino la forma il
contenuto..
E che a volte il futuro che immagino,
non lo vedo per tutti..
Così si
perde, si ferma ,a chi ambizione non possiede, che freneticamente non si ferma,
rinforzando la volontà del ambizione che sta dentro il bambino.. che ti
possiede l'animo..
E si forza.. conta fare conti con il presente
anche se non serve a niente..
Annulliamo la vista al che, della
realtà pronunciando parole viscide piene di superbia per rinforzare le barrire
del vuoto che abbiamo dentro, per non farlo vedere alla gente..
Perché la paura più grande è
affrontare la stessa paura, è la prigrizia quell'avida puttana che continua
a pagare per sfamare..
Il bambino che ti possiede..
Non c'è nulla da fare tanto vale
lottare..
Non ci sarebbe divertimento se no..
Non ci sarebbe libertà
e tutto questo è troppo bello per non
avere senso..
è per quello che il senso lo trovo..
è per quello che lui trova me..
Lasciando quest’isola un pò cambiato
un po’ ubriaco..
D.
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