- Mio principe perchè sei triste?
- Non lo so Pantasilea, non sono sicuro di nulla ultimamente.. Forse non sono neppure triste, non lo so.. Non ho fili che mi conducano fuori da questo labirinto ingarbugliato..
- Ma che dici, mio principe? Quale labirinto? Tu sei al sicuro tra le mie braccia..
- Sarà.. Ma io continuo a sentirmi perso ed incompleto, come se la lucentezza avesse abbandonato i miei occhi, come se avessi scoperto di colpo che le mie brillanti trovate siano insulse e di seconda mano. Mi sento una goccia come tutte le altre. Dove sono finiti i miei precipitati? Dov'è la mia unicità?
- ..Non ti ha mai abbandonato mio principe, tu sei un inestimabile tesoro, proprio come ogni altro essere vivente. In ognuno di voi brucia una sfaccetatura diversa della stessa scintilla divina che anima l'universo..
- Voi? E perchè tu cosa saresti scusa?
- Non fare lo scemo, lo sai bene..
- Ma che stai.. Uhm.. Già, credo tu abbia ragione, a volte dimentico l'importanza di certi fondamenti..
- Ma io non sono tutti!
- Beh no, tu sei un frammento..
- Un frammento di cosa?
- Un frammento di tutto, mio principe.
- Spiegati meglio, intendi un frammento del tutto o un'accozzaglia di frammenti di ogni cosa?
- Quanto ti piace armeggiare con le parole, eh? Ti fa sentire come quando da piccolo giocavi con le costruzioni, allora assemblando blocco dopo blocco vedevi la tua fantasia prendere forma. Sbaglio forse?
- Come fai a sapere certe cose, Pantasilea?
- Secondo te?
- Uff.. E allora perchè percorro questo cammino? Come mai sento di essermici arenato così tanto tempo fa da aver dimenticato da dove è partito e dove mi sta conducendo?
- Spesso alcune luci sono troppo luminose e certe altre lo sono troppo poco. E' per intensità che vanno scelte, non per lucentezza.
- Pantasilea, ma come faccio a rialzarmi se questo pantano mi rispinge inesorabilmente giù? Come posso ributtarmi nella mischia se le catene del passato ancora mi vincolano alla rupe della paura? Dove la trovo la forza per camminare scalzo in questa valle di chiodi?
- Mio principe, da distanza ravvicinata i volti appaiono sempre più invitanti. Si mostrano per ciò che realmente sono.
- Ma allora cosa devo fare? Come posso essere sicuro della validità di una scelta senza cimentarmici?
- Semplicemente non puoi.. Per scoprire se l'acqua è bagnata bisogna necessariamente immergersi.. Con la mente piena di silenzio però, altrimenti l'unica differenza rispetto a prima è che sarai zuppo come un pulcino. Hahahaha.
- Ma che diamine. Allora sarò costretto a sbagliare ancora ed ancora sino a che per puro caso non imboccherò la strada giusta. Ma possibile che non si possa essere certi di nulla?
- Certo che non si può. Anzi è proprio questo il bello!
- ...
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